Il conte Stefano, figlio di Beltramo e di una Visconti, visse principalmente a Milano, seguendo l’ascesa dei Visconti e in particolare di Galeazzo, di cui fu principale ministro (segretario) e ambasciatore.
Funzionario imperiale e conte palatino per volontà di Carlo IV di Boemia, Stefano viaggiò molto, toccando quasi tutte le capitali delle signorie padane.
Presente anche a Praga e soprattutto a Pavia, Stefano, con tutta probabilità, rintracciò i diversi libri delle leggende di santo Stefano che riunì in un’unica storia, commissionandone la mise en page e quindi la narrazione attraverso gli affreschi presenti nell’oratorio di Santo Stefano.
Dei suoi tre figli, folta fu la discendenza di Galeazzo I che continua sino ai giorni nostri. Altri rami noti sono: quello del castello di Lentate, quello di villa Porro che si estinse negli Odescalchi e negli Olginati e quindi nei Raimondi di Birago, infine, quello che è tuttora fiorente e che ha aggiunto al cognome Porro, quello degli Schiaffinati,al quale appartengono gli attuali proprietari dell’oratorio di Santo Stefano, Anna e Stefania Porro.